Ragazzi missionari più generosi di …

Ragazzi missionari, nel mondo “più aperti alla condivisione degli adulti”

Suor Roberta Tremarelli, segretaria generale della Pontificia opera dell’infanzia missionaria, traccia un primo bilancio della Giornata mondiale dell’infanzia missionaria che in alcuni Paesi è stata celebrata il 6 gennaio, ma in molti è in programma a febbraio, maggio e anche novembre 2021. Molte iniziative online, “ma bambini e ragazzi condividono con generosità sia la preghiera che i beni materiali”

E’ stata una Giornata mondiale dell’infanzia missionaria comunque partecipata, anche se per le restrizioni anti pandemia in molti Paesi non si è potuta svolgere pienamente, come era tradizione”. Suor Roberta Tremarelli, dall’ottobre 2017 segretaria generale della Pontificia opera dell’infanzia missionaria (Poim), traccia così un primo bilancio della Giornata istituita da Pio XII nel 1950, indicando come data di celebrazione il 6 gennaio e la festa dell’Epifania.LEGGI ANCHE06/01/2021

Giornata missionaria dei ragazzi: orchestriamo la fraternità

Per molti appuntamento a febbraio o anche a novembre

Ma in molti Paesi la Giornata sarà celebrata a febbraio, a maggio, o addirittura a novembre, spiega a VaticanNewssuor Tremarelli, 51 enne religiosa romana delle Ancelle missionarie del Santissimo Sacramento, laureata in Economia e Commercio, perché Papa Pacelli lasciò ad ogni Chiesa locale la libertà di scegliere la data migliore in base alle proprie esigenze. Quindi il bilancio è ancora provvisorio. Di certo molte direzioni nazionali delle Pontificie opere missionarie (Pom) hanno organizzato incontri sulle reti sociali, per coinvolgere bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni nella preghiera per gli altri bambini, e dove possibile nell’inviare offerte attraverso i canali digitali.

I piccoli che hanno rinunciato alla colazione per aiutare

“I bambini e i ragazzi sono molto più sensibili degli adulti: loro ciò che hanno lo condividono – ci dice la segretaria della Poim –  sia nell’amore e nella conoscenza di Gesù, quindi nella testimonianza, sia nei beni materiali. Ma la loro partecipazione alle iniziative missionarie a volte viene ridimensionata dalla poca sensibilità degli adulti”. E racconta di un gruppo di piccoli missionari di un Paese in via di sviluppo che due anni fa “hanno deciso di rinunciare alla colazione che ricevevano a scuola per un certo periodo di tempo, per raccogliere delle offerte e metterle a disposizione dei progetti per aiutare altri bambini”.

Suor Roberta Tremarelli con alcune ragazze dell'infanzia missionaria in Sri Lanka

Suor Roberta Tremarelli con alcune ragazze dell’infanzia missionaria in Sri Lanka

Quasi 3000 progetti, dall’educazione alla protezione della vita

Progetti che, come spiega nell’intervista che segue suor Roberta, nel 2020 sono stati oltre 2800, finanziati dalle offerte dei ragazzi confluite nel Fondo universale di solidarietà del Papa. Quasi il 40 per cento dei fondi destinati alla Poim è andato a progetti di educazione scolastica, il 22 per cento a iniziative di protezione della vita, il 17 alla cura pastorale per l’infanzia, poco meno alla formazione cristiane e il resto a progetti di educazione pre-scolastica e animazione e formazione missionaria.